Auguste Rodin (1840 – 1917)
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Ma il bacio di Rodin è : "un'immagine che presenta contenuti di natura sessuale"?
Treviso è stata scelta dal Musée Rodin di Parigi per accogliere la mostra conclusiva delle Celebrazioni per il primo centenario della scomparsa di Auguste Rodin (1840 – 1917), completando così il programma di grandi esposizioni che quest’anno ha già coinvolto tra gli altri il Grand Palais a Parigi e il Metropolitan a New York. Mostra, quella nel Museo di Santa Caterina, promossa dal Comune di Treviso e da Linea d’ombra, che la produce e organizza, e che vedrà l’apertura delle prenotazioni fissata per lunedì 6 novembre.
Al di là del rapporto di particolare stima che il museo parigino nutre nei confronti di Marco Goldin, a pesare su questa scelta ha contribuito il fatto che Treviso sia la città di Arturo Martini, il gigante della scultura italiana, e non solo, del Novecento, artista che guardò con interesse anche al grande maestro d’oltralpe.
In Santa Caterina, che per l’occasione aprirà gli spazi integralmente restaurati della sala ipogea, intitolata a Giovanni Barbisan, saranno riunite una ottantina di opere – compresi i capolavori fondamentali – di Auguste Rodin. In un opportuno confronto tra sculture, anche di grandi dimensioni, e disegni. Perché, com’è noto, Rodin iniziò il suo percorso artistico proprio frequentando la Petite Ècole, dove studiò disegno e pittura, avvicinandosi solo successivamente alla scultura.
In accordo con il Musée Rodin, Marco Goldin ha selezionato per questa grande rassegna 50 sculture e 30 opere su carta.
Tra le prime saranno presenti tutti i capolavori più noti dello scultore. Dal Bacio (immagine della mostra) al Pensatore, al Monumento a Balzac, all’Uomo dal naso rotto, all’Età del bronzo, sino ai bozzetti, spesso di ampio formato, delle opere monumentali, ovviamente intrasportabili o mai completate. I Borghesi di Calais e la Porta dell’Inferno, tra le tante.
A essere rappresentate al Santa Caterina sono tutte le tappe del percorso artistico dello scultore, percorso che mette in evidenza il suo fortissimo interesse per Michelangelo e per la scultura rinascimentale italiana. Così come la capacità di Rodin di trasformare la materia, rendendo morbido, sensuale, vibrante il marmo non meno che il bronzo. Come documenterà anche il catalogo-monografia che, interamente scritto da Goldin, accompagnerà la mostra.
Il confronto con Arturo Martini rientra a pieno titolo nel progetto che il curatore ha messo a punto per questo importantissimo evento.
La monografica su Rodin in Santa Caterina sarà infatti collegata a un grande “Omaggio ad Arturo Martini” che coinvolgerà il rinnovato Museo “Luigi Bailo”.
Al patrimonio del Bailo appartengono oltre cento opere di Martini: molte sculture e bozzetti, ceramiche e incisioni. Un corpus unico per importanza e varietà.
Ai visitatori della mostra di Rodin sarà suggerito, anche grazie alla possibilità di godere di un biglietto ridotto per il Bailo, di ammirare, dopo il francese, il grande maestro di casa.
Per catalizzare ulteriormente l’interesse dei visitatori ad aggiungere il Bailo al loro itinerario trevigiano, Goldin ha voluto proporvi anche una densa mostra monografica sull’altro grande artista trevigiano del Novecento europeo, Gino Rossi.
Al nucleo di otto opere dell’artista, patrimonio della Pinacoteca trevigiana, Goldin affiancherà altri venti pezzi, a completare una “restituzione” di Rossi alla sua Treviso. Una retrospettiva su di lui mancava, in città, dal lontano 1974!
Luogo: Treviso, Museo civico di Santa Caterina
Indirizzo: piazzetta Botter Mario, 1
Città: Treviso
Provincia: TV
Regione: Veneto
Orario: -
Telefono: +39 0422 658442
E-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
- Data inizio: Sabato, 24 Febbraio 2018
- Data fine: Domenica, 03 Giugno 2018
- Evento a pagamento: Sì