Il nuovo allestimento dell’Aula Leonardi
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La Pinacoteca Ambrosiana di Milano presenta il nuovo allestimento dell’Aula Leonardi, la sala che conserva le opere dei pittori leonardeschi, dal Salai a Giovanni Antonio Boltraffio fino a Bernardino Luini.
Dal 27 ottobre 2021, la rinnovata Aula Leonardi ospiterà anche Il Musico di Leonardo da Vinci, l’unica opera su tavola del maestro fiorentino rimasta a Milano.
Per garantire la migliore conservazione, protezione e fruizione del capolavoro leonardesco si è costruita una nuova grande teca. il dipinto è stato racchiuso in un climaframe, dotato di dispositivi elettronici che consentono una continua rilevazione della temperatura e dell’umidità relativa.
Gli interventi sono stati realizzati grazie al sostegno di Intesa Sanpaolo e Fondazione UBI Banca Popolare Commercio & Industria ONLUS.
“Il Musico – afferma monsignor Alberto Rocca, direttore della Pinacoteca Ambrosiana – è stato collocato in una teca, nuova per concezione e tecnologia, nella sala che un tempo fu l’Oratorio di Santa Corona, dove il maestro fu verosimilmente presente. Per una felice sorte, l’unico dipinto su tavola di Leonardo rimasto a Milano è collocato in quello che il maestro definì il “vero mezo di Milano”.
La storia di questa sala risale al 1497 quando fu costituita la Congregazione di Santa Corona, una pia associazione di nobili milanesi, che aveva come finalità l’assistenza dei poveri, cui veniva distribuito pane e vino. Loro prima sede fu proprio l’edificio ora conosciuto come Aula Leonardi. Nel 1512, Santa Corona istituì una “spezieria” al fine di provvedere all’acquisto di medicinali per i bisognosi della città. Non è inverosimile che Leonardo da Vinci, cui dobbiamo i disegni delle piante delle chiese inferiore e superiore di San Sepolcro, abbia più volte visitato questo luogo.
Tra il 1521 e il 1522, Bernardino Luini, con l’assistenza di collaboratori, eseguì l’affresco che ancora oggi domina la sala. Essendo la confraternita dedicata a Santa Corona, sulla parete venne raffigurata la scena di Cristo coronato di spine: alla volgare crudezza degli aguzzini si contrappone la maestosa e pacata pazienza di Cristo, il Rex Gloriae, come recita l’iscrizione che sovrasta l’opera. Il tema della corona di spine è reiterato sulle colonne e due corone di spine sono appese agli architravi del portico. Ai lati, inginocchiati in adorazione del Cristo, sono i dodici membri del consiglio della Congregazione di Santa Corona.
A partire dal 1584, la sede divenne un oratorio riservato alle celebrazioni dell’adiacente chiesa di San Sepolcro, fino agli inizi del XIX secolo, allorché venne acquistata dall’Ambrosiana e, da allora, assunse diverse denominazioni, Sala dell’Incoronazione, Sala del Cinquecento, Sala Luini, fino al 2009 quando è stata rinominata Aula Leonardi.
- Data inizio: Mercoledì, 27 Ottobre 2021
- Evento a pagamento: Sì
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