Dreamer, personale di Marcello Nocera
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Il progetto fotografico DREAMER è frutto di un anno di ricerca e sperimentazione sul campo, un viaggio interiore sinusoidale tra giorno e notte.
Il sogno, nel percorso di Marcello Nocera, quasi mai succede alla fase REM. La anticipa e inizia quando, sveglio, macina asfalto, o cammina tra le fatiscenti case di un paese abbandonato, oppure nel bosco. Sotto la gomma crepita il fogliame, cigola il bitume. Il passo cadenzato rallenta e gli occhi si abituano al buio. E’ nistagmo mentre la solitudine stride schiacciata tra i campi magnetici, stesa tra il bitume dell’asfalto e il nero del cielo. La linea di demarcazione tende a 0. Infinitesimale com’è deve necessariamente dilatarsi per fornire le giuste risposte e per ridurre il senso di oppressione.
Nella continua ricerca una sagoma indefinita e mutevole guarda tra gli alberi alti, oltre le nuvole dense. Riprende a pulsare il rito ancestrale, il contatto tra uomo e cielo. Marcello legge le stelle e, tra le stelle, definisce l’invisibile. Traduttore di spesse utopie notturne, rende visibile quell’invisibile sempre presente ancora sconosciuto, o di cui si sono perse le tracce. La carnagione schiarisce bruciata da un flash distratto, compare costante nel distillato di immagini lo-fi, di tecnica distrutta e ricostruita nella sperimentazione sul campo.
Quando il campo visivo si annebbia è il trionfo del sogno. Un’esplosione. E’ libertà che trascende ogni dinamica di pensiero.
Dura poco quel momento.
Si ritrae. Si sgretola sino allo stato di polvere.
Scompare del tutto e si torna nel campo di esistenza della realtà, nell’intervallo da zero a più infinito. Svanito il sogno resta l’esperienza, la cicatrice tracciata tra una sigaretta e l’altra, un progetto fotografico che esprime un’alchimia di immagini e di mistero.
Live performance di Anonimo Sardo. Strumenti tradizionali si piegano all’interpretazione mistica di Anonimo Sardo che prende le mosse dal progetto DREAMER e lo reinterpreta secondo cinque periodi principali: le tenebre, il cammino, la scoperta, lo smarrimento, la traccia.
Da esso si dispiega. Apre la porta di un altro mondo contiguo da percorrere. In uno stato di trance creativa, alimentata dall’improvvisazione, Anonimo Sardo estrapola e manipola suoni della musica sarda di ieri e di oggi. Li restituisce in un’ambientazione sospesa tra sogno e realtà.
E’ l’interprete dei sogni.
Contatti:
Marcello Nocera:
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Paola Corrias: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. | +393472704673
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- Data inizio: Venerdì, 21 Ottobre 2016
- Evento a pagamento: Sì