Gli inganni dell’esteriorità: moda ed economia dalla tarda antichità all'Ottocento
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Conversazione per immagini sul glamour e le sue sfaccettature a cura dell'archeologa Cinzia Cavallari e della storica dell'arte Anna Stanzani
Anche se l'abbigliamento connota il rango degli individui fin dall'antichità, è a partire dagli ultimi secoli del Medioevo che si consolidano i codici basati su colori, tessuti o fogge delle vesti, finalizzati a rendere riconoscibili gerarchie e funzioni.
L'incontro con l'archeologa Cinzia Cavallari e la storica dell'arte Anna Stanzani entra nei bauli di nobildonne e illustri personaggi del passato, dalla tarda antichità al XIX secolo, con l’intento di svelare i segreti della moda che da sempre coniuga elementi diversi: materie prime e lavorazione ma anche economia e gerarchie sociali.
Dai gioielli ed elementi d'abbigliamento provenienti dai contesti archeologici di Spilamberto, Imola e altri siti della regione alla lettura degli atti notarili e di altri documenti di età moderna che danno conto dei sontuosi armadi delle donne bolognesi.
Con un curioso cameo dedicato alla disputa tra la nobildonna Nicolosa Sanuti, moglie del primo Conte della Porretta, e il cardinale legato di Bologna, Bessarione, che nel 1453 aveva emanato norme suntuarie tese a limitare le eccessive ostentazioni dell'abbigliamento, soprattutto di quello femminile. Con l'orazione passata alla storia con il nome di Orazione per la restituzione de' vani ornamenti, la Sanuti -femminista ante litteram- contestò al cardinale in perfetto latino gli assunti teorici alla base della sua politica, sottolineando l'ingiustizia di obbligare le bolognesi ad adottare costumi diversi e più modesti di quelli di tutte le altre italiane e rimarcando quanto fosse intollerabile togliere alle donne gli abiti e i gioielli simbolo della loro femminilità quando già era loro impedito di vestire i panni di magistrati, sacerdoti e militari.
L'incontro proposto dalla Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara rientra nel programma di iniziative della Festa Internazionale della Storia promossa da DiPaSt, Centro Internazionale di Didattica della Storia e del Patrimonio, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna
Ingresso libero fino a esaurimento posti (capienza massima 90 persone)
Luogo: Bologna, Salone d'Onore di Palazzo Dall'Armi Marescalchi
Indirizzo: Via IV Novembre, 5
Città: Bologna
Provincia: BO
Regione: Emilia-Romagna
Orario: ore 16.30
Telefono: 051 0569333
E-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
- Data inizio: Venerdì, 25 Ottobre 2019
- Data fine: Venerdì, 25 Ottobre 2019
- Evento a pagamento: Sì
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