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Villanova e Verucchio: un'antica storia comune

In mostra al MUV i materiali provenienti dalle necropoli delle Caselle di Villanova e del Lavatoio di Verucchio, scavate nella seconda metà dell’Ottocento da Giovanni Gozzadini ed Edoardo Brizio

A partire dall’Ottocento una lunga stagione di scavi ha visto protagonisti i due territori di Villanova e Verucchio, oggetto dell’interesse scientifico rispettivamente di Giovanni Gozzadini ed Edoardo Brizio.
Antica è la storia che unisce gli unici due musei tematici inerenti la prima età del ferro dell'Emilia-Romagna, entrambi incentrati sulle testimonianze archeologiche delle aristocrazie villanoviane. E antiche sono le vicende legate alle scoperte delle necropoli, che hanno dato l’avvio alla grande stagione ottocentesca dell’archeologia emiliano-romagnola.
Fino al 10 giugno 2018 il MUV, Museo della civiltà Villanoviana arricchisce il suo percorso di visita con una mostra curata da Paola Poli ed Elena Rodriguez che presenta sia i protagonisti di queste scoperte (i coniugi Gozzadini che tra il 1853 e il 1856 scavarono il sepolcreto delle Caselle di Villanova di Castenaso ed Edoardo Brizio e Alessandro Tosi che tra il 1893 e 1894 scavarono la necropoli del Lavatoio di Verucchio di Rimini) che alcuni reperti rinvenuti all’epoca, oggi parte delle collezioni del Museo Civico Archeologico di Bologna e di quello di Verucchio.

L’itinerario della mostra ruota attorno a un piccolo nucleo di reperti provenienti dagli scavi della seconda metà dell’Ottocento, per richiamare l’attenzione sui procedimenti e le modalità dell’indagine archeologica ottocentesca ed esaminarne criticamente le caratteristiche, mettendone in evidenza limiti e pregi alla luce delle conoscenze moderne.
Il visitatore può rivivere il fermento che animava i protagonisti della scena culturale dell’epoca, nel momento in cui, pur con metodi ora divenuti obsoleti, si gettavano le basi per l’evoluzione della moderna archeologia come disciplina storica.
Gli studiosi come il Gozzadini erano ben lontani dall’attuale concetto di scavo stratigrafico e non sempre conservavano integralmente i reperti rinvenuti, catalogandoli spesso per categorie di oggetti, senza mantenere uniti i contesti di rinvenimento. Tuttavia si deve proprio a questi studiosi il merito di aver superato la concezione di archeologia come raccolta e collezione di oggetti di puro valore artistico o estetico, gettando le basi per indirizzarla a divenire disciplina scientifica indispensabile per la ricostruzione storica e per l’analisi delle civiltà passate.

Sia per quanto concerne gli scavi ‘Gozzadini’ che per quelli ‘Tosi-Brizio’, il punto di partenza sono le tavole grafiche edite nelle loro pubblicazioni, rispettivamente le Tavv. III-IV, VII tratte da G. GOZZADINI, Di un sepolcreto etrusco scoperto presso Bologna, Bologna 1854 e la tavola a pag. 17 tratta da A. TOSI, Relazione degli scavi eseguiti in un sepolcreto del tipo Villanova a Verucchio, Rimini 1894. Sulla base di queste, all’interno delle vetrine i reperti sono disposti nella medesima posizione in cui sono stati disegnati originariamente, mentre accanto a questi sono stati sistemati gli altri elementi del corredo conservati.

La mostra è promossa da Comune di Castenaso – MUV, Museo della civiltà Villanoviana, Comune di Bologna – Museo Civico Archeologico di Bologna, Comune di Verucchio – Museo Civico Archeologico di Verucchio, Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara, Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini e IBC Istituto Beni Culturali della Regione Emilia-Romagna, con il contributo di CentroNova Coop. Adriatica 3.0

Affiancano l'esposizione le ArcheoDomeniche al Muv, ricco programma di iniziative e attività didattiche per grandi e bambini (Ottobre nella Preistoria, Novembre d'ambra, Dicembre degli eroi)

15 ottobre 2017, ore 16.30
LABORATORIO PER BAMBINI
Con la pietra e con il fuoco
Corso base di sopravvivenza ad un’era glaciale per piccoli cacciatori di mammuth,
cura di Giovanni Virruso dell'Associazione Culturale PastActivity

22 ottobre 2017, ore 16.30
ATTIVITÁ PER BAMBINI
La freccia perduta
Sulle Alpi, nella lontana età del Rame i pericoli in agguato sono tanti…Arianna Capiotto condurrà la lettura animata del libro “La freccia perduta”, I Cercastorie, Ante Quem, 2016

29 ottobre 2017, ore 16.30
CONTAMINAZIONI
Intervista impossibile con l’uomo di Neandethal
Conversazione teatrale che mette in scena l’incontro con l’uomo di Neanderthal trattando il tema dell’evoluzione della specie e della forza dei tanti linguaggi, a cura del GABO – Gruppo Archeologico Bolognese

5 novembre 2017
INGRESSO GRATUITO

12 novembre 2017, ore 16.30
CONTAMINAZIONI
Miele e ambrosia, nettare degli dei
Letture antiche con degustazioni di mieli locali, in collaborazione con Ambra Grossi dell’Azienda agricola Zarri di Castenaso (BO)

19 novembre 2017, ore 16.30
VISITA GUIDATA GRATUITA

26 novembre 2017, ore 16.30
LABORATORIO PER BAMBINI
Ambra: il dono delle Eliadi
Dopo il racconto fantastico del mito di Fetonte sull’origine dell’ambra, realizzazione di una preziosa fibula, gioiello tipico del costume delle principesse villanoviane

3 dicembre 2017
INGRESSO GRATUITO

10 dicembre 2017, ore 16,30
LABORATORIO PER BAMBINI
Le armi dei guerrieri
Realizzazione di un elmo in terracotta come quello appartenuto al guerriero villanoviano di Verucchio

17 dicembre 2017, ore 16,30
VISITA GUIDATA GRATUITA 

 

Data Fine: 10 giugno 2018
Costo del biglietto: € 3,00; Riduzioni: € 2,00
Prenotazione:Nessuna
Luogo: Castenaso, Muv - Museo della civiltà Villanoviana
Indirizzo: Via Tosarelli, 191 - Castenaso (BO)
Orario: La mostra è visitabile negli orari di apertura del MUV: martedì e domenica 15.30-18.30, dal mercoledì al sabato 9-13
Telefono: 051 780021
E-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Ultima modificaSabato, 06 Gennaio 2018 22:53
  • Data inizio: Sabato, 07 Ottobre 2017
  • Data fine: Domenica, 10 Giugno 2018
  • Evento a pagamento:

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