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Sebastião Salgado presenta "Ghiacciai"

Nell'Anno Internazionale della Conservazione dei Ghiacciai, il Trentino accoglie un evento culturale di straordinaria importanza che unisce arte, scienza e impegno ambientale. Tre grandi istituzioni culturali trentine presentano "Ghiacciai", l'ultimo ambizioso progetto del maestro della fotografia Sebastião Salgado, che sarà esposto simultaneamente in due prestigiose sedi: al Mart, Museo di arte moderna e contemporanea di Rovereto dal 12 aprile al 21 settembre 2025 e al MUSE - Museo delle Scienze di Trento dal 12 aprile 2025 all'11 gennaio 2026.

Il 2025 non è stato scelto casualmente per questa esposizione: l'Assemblea Generale delle Nazioni Unite lo ha infatti proclamato Anno Internazionale della Conservazione dei Ghiacciai, con l'obiettivo di sensibilizzare la società sul ruolo essenziale che questi ecosistemi rivestono nel sistema climatico e idrologico globale. Ed è proprio in questo contesto che si inserisce la mostra di Salgado, un vero e proprio manifesto visivo che celebra la maestosa bellezza dei ghiacciai del mondo, sempre più minacciati dal riscaldamento globale.

Il progetto espositivo, nato da un'idea del Trento Film Festival, è curato da Lélia Wanick Salgado, moglie e collaboratrice storica del fotografo, ed è prodotto in collaborazione con Contrasto e Studio Salgado, con il coordinamento di Gabriele Lorenzoni (Mart) e Luca Scoz (MUSE). La supervisione è affidata a Diego Ferretti, direttore del Mart, e a Massimo Bernardi, direttore del MUSE.

Sebastião Salgado presenta "Ghiacciai"

Dalla Patagonia all'Artico: un percorso fotografico sui ghiacciai del mondo

Il percorso espositivo, distribuito tra le due sedi museali, presenta oltre 60 fotografie in grande e grandissimo formato, molte delle quali esclusive e inedite, appositamente selezionate per questa occasione. Attraverso il suo inconfondibile bianco e nero ricco di contrasti, Salgado ci porta in un viaggio mozzafiato attraverso i ghiacciai di diversi continenti: dalla Penisola Antartica al Canada, dalla Patagonia all'Himalaya, dalla Georgia del Sud alla Russia.

Le immagini ritraggono luoghi di straordinaria bellezza che sono anche tra i più studiati dai ricercatori che indagano la storia geologica della Terra e le conseguenze a breve e lungo termine della crisi climatica. Salgado, con la sua sensibilità unica, cattura non solo l'imponenza e la maestosità di questi giganti di ghiaccio, ma anche la loro fragilità e il loro progressivo, inesorabile declino.

Dopo l'imponente progetto "Genesis", dedicato alle regioni più remote del pianeta per testimoniare la maestosa bellezza di mondi in cui natura, animali ed esseri viventi vivono ancora in equilibrio con l'ambiente, e dopo "Amazônia", incentrato sull'incredibile ricchezza e varietà della foresta amazzonica brasiliana, Salgado torna a esplorare uno dei suoi soggetti prediletti, offrendoci un nuovo tributo visivo alla bellezza del nostro pianeta e invitandoci a riflettere sulla necessità di salvaguardare questi ecosistemi cruciali.

Due allestimenti complementari: il dialogo tra arte e scienza

La particolarità di questa esposizione risiede nella complementarità dei due allestimenti, che permettono al visitatore di apprezzare il lavoro di Salgado da prospettive diverse: quella artistica al Mart e quella scientifica al MUSE.

Al Mart di Rovereto: un percorso visivo globale

Al Mart di Rovereto, Salgado ha selezionato oltre 50 fotografie di ghiacciai di tutto il mondo che costituiscono un percorso unico, emozionante e suggestivo. Le immagini, allestite nelle sale del museo, offrono una panoramica completa del progetto, portando il visitatore in un viaggio visivo attraverso i ghiacciai di tutti i continenti.

La mostra si conclude con una "sala video" nella quale Mart e Trento Film Festival propongono una selezione tematica di film che si apre con Icemeltland park, di Liliana Colombo (Italia/Regno Unito, 2020, 40'), premiato nell'edizione 2021 del Festival con la Menzione Speciale della Giuria. Alla selezione hanno lavorato Miro Forti e Rosanna Stedile, Trento Film Festival, insieme alla direttrice del Festival, Luana Bisesti, e al curatore della mostra, Gabriele Lorenzoni.

Al MUSE di Trento: un'installazione site-specific

Al MUSE di Trento, le fotografie di Salgado assumono una dimensione ancora più spettacolare, costituendo una grande installazione site specific sospesa nel "Grande Vuoto", lo spazio centrale che l'architetto Renzo Piano ha concepito come cuore pulsante del museo. Queste immagini, scattate tutte in Canada, nel Parco nazionale e riserva di Kluane, formano un unico grande ciclo fotografico che dialoga perfettamente con l'architettura del museo e con la sua missione scientifica.

L'installazione al MUSE non si limita a presentare le fotografie come opere d'arte, ma le inserisce in un contesto scientifico, offrendo al visitatore la possibilità di approfondire gli aspetti legati alla glaciologia, alla climatologia e alle conseguenze ambientali del riscaldamento globale.

L'urgenza ambientale dietro la bellezza delle immagini

La mostra "Ghiacciai" non è solo un'esposizione fotografica, ma un vero e proprio progetto di sensibilizzazione ambientale. Attraverso la potenza delle immagini di Salgado, essa ci porta a riflettere su uno dei temi più urgenti del nostro tempo: il cambiamento climatico e le sue conseguenze sui ghiacciai del mondo.

Fin dai primi monitoraggi scientifici negli anni Sessanta, i dati hanno mostrato con chiarezza come di decennio in decennio si registri una costante, drammatica, riduzione di volume e superficie dei ghiacciai di tutto il mondo, alcuni dei quali sono già, di fatto, estinti. Uno studio del 2021, citato nel materiale della mostra, ha evidenziato che dagli anni Ottanta a oggi, sulla spinta del riscaldamento globale, la criosfera ha perso ogni anno una superficie di circa 87.000 chilometri quadrati.

La scomparsa dei ghiacciai comporta in primo luogo una perdita culturale di panorami inestimabili, accecanti nella loro maestosità, capaci di affascinare generazioni di viaggiatori, artisti e poeti. Ma le conseguenze sono ben più gravi e concrete: i ghiacciai sono elementi fondamentali nella regolazione del ciclo idrologico e del clima locale e globale. Sono ecosistemi vivi e fautori di vita, da loro dipendono l'approvvigionamento di acqua potabile di due miliardi di persone e due terzi dell'agricoltura irrigua mondiale.

Il catalogo: un omaggio ai ghiacciai tra arte, poesia e scienza

Il progetto espositivo è completato da un ricco catalogo edito da Contrasto, che rappresenta un'opera di grande valore non solo fotografico ma anche letterario e scientifico. Il volume, intitolato semplicemente "Ghiacciai", si presenta in formato 24 x 30 cm, con 128 pagine e 64 fotografie in bianco e nero, in una pregiata edizione cartonata che viene proposta al pubblico al prezzo di 45,00 euro (ISBN: 978-88-6965-983-6).

A introdurre le opere di Salgado, il catalogo presenta un intervento della scienziata e divulgatrice Elisa Palazzi, docente di Fisica del clima all'Università di Torino. Il suo saggio offre una prospettiva scientifica sul fenomeno dei ghiacciai, spiegando come si formano, come si muovono e perché sono così importanti per il nostro pianeta. Palazzi illustra con chiarezza i processi che portano alla formazione dei ghiacciai, dal lento accumulo della neve alle trasformazioni che la portano a diventare ghiaccio, fino al movimento del ghiacciaio dalla zona di accumulo a quella di ablazione.

Ma il catalogo si apre con un omaggio letterario di grande intensità: la poesia Ghiacciai di Primo Levi, scritta nel 1946 e pubblicata da Einaudi. I versi iniziali - "E ci si sciolse il vigore nel petto / Come quando si perde una speranza" - introducono il lettore alla dimensione emotiva del progetto, creando un ponte tra l'esperienza personale, la letteratura e le immagini di Salgado.

Il connubio con il Trento Film Festival

La mostra "Ghiacciai" rafforza l'impegno del Trento Film Festival nella difesa dell'ambiente e degli ecosistemi naturali e arricchisce i contenuti della 73. edizione, in programma a Trento dal 25 aprile al 4 maggio 2025. Non a caso, Sebastião Salgado ha firmato il manifesto di questa edizione con una delle sue fotografie più emblematiche: quella del ghiacciaio del Parco nazionale e riserva di Kluane, in Canada.

Il festival, che da sempre promuove la cultura della montagna e la sensibilità ambientale, trova in questa collaborazione con Salgado un'occasione per ribadire il proprio impegno nella difesa degli ecosistemi alpini e dei ghiacciai, particolarmente vulnerabili agli effetti del cambiamento climatico.

Sebastião Salgado: un fotografo impegnato a salvaguardare il pianeta

Sebastião Salgado è uno dei più grandi e conosciuti fotografi contemporanei, da cinquant'anni impegnato a documentare la vita degli esseri umani e del pianeta. Nato nel 1944 a Minas Gerais, in Brasile, vive a Parigi con la moglie Lélia Deluiz Wanick, con cui ha due figli e due nipoti.

Economista di formazione, Salgado inizia la carriera di fotoreporter nel 1973 a Parigi. Dopo aver lavorato con diverse agenzie fotografiche, nel 1994 fonda con la moglie Lélia Wanick Salgado Amazonas Images, un'agenzia dedicata esclusivamente al suo lavoro, che oggi è diventata il loro studio.

Nel corso della sua straordinaria carriera, Salgado ha viaggiato in più di cento paesi per i suoi progetti fotografici, che sono stati ampiamente pubblicati sulla stampa internazionale e raccolti in numerosi libri. Tra questi: Altre Americhe (1986), Sahel. L'homme en détresse (1986), Sahel. El fin del camino (1988), Un incerto stato di grazia (1990), La mano dell'uomo (1993), Terra (1997), In cammino e Ritratti di bambini in cammino (2000), Africa (2007), Genesi (2013), Profumo di sogno (2015), Kuwait. A Desert on Fire (2016), Gold (2019) e Amazônia (2021).

La progettazione e il design di questi libri sono stati curati da Lélia Wanick Salgado, che ha ideato anche la maggior parte delle esposizioni realizzate a partire da questi lavori. Nel 2013 è stato pubblicato Dalla mia terra alla Terra, un racconto della vita e della carriera di Salgado scritto con la giornalista francese Isabelle Francq. Nel 2014 è uscito invece il documentario Il sale della Terra, co-diretto da Wim Wenders e Juliano Ribeiro Salgado, che ha ricevuto il Premio Speciale della Giuria al Festival di Cannes 2014 nella categoria "Un Certain Regard", nonché il César per il miglior documentario nel 2015. È stato anche candidato come "Miglior Documentario" agli Oscar dell'87a edizione degli Academy Awards.

Tra i principali riconoscimenti ricevuti da Sebastião Salgado figurano il Premio Primo Levi (Italia); la Medaglia di Rappresentanza del Presidente della Repubblica Italiana (Centro Internazionale di Ricerca Pio Manzù, Italia); il Premio Príncipe de Asturias per le Arti (Spagna), il Premio Internazionale per la Pace degli Editori Tedeschi e il Premio Praemium Imperiale della Japan Art Association, considerato il Nobel delle Arti. È membro onorario dell'American Academy of Arts and Sciences negli Stati Uniti; nel 2016 è stato eletto membro dell'Académie des Beaux-arts dell'Institut de France e nel 2019 membro onorario dell'American Academy of Arts and Letters (New York). Nel 2021 è stato nominato Honorary Doctor of Arts dall'Università di Harvard (Cambridge, USA).

L'impegno per la riforestazione: l'Instituto Terra

L'impegno di Sebastião e Lélia Salgado per l'ambiente non si limita alla documentazione fotografica. Dagli anni Novanta, la coppia si dedica al recupero ambientale di una parte della Foresta Atlantica brasiliana, nella valle del Rio Doce, nello stato di Minas Gerais. Hanno restituito alla natura un appezzamento di terreno di loro proprietà, che nel 1998 è diventato una riserva naturale.

Nello stesso anno hanno creato l'Instituto Terra, con l'obiettivo di promuovere la riforestazione, la conservazione e l'educazione ambientale. Oggi l'Instituto Terra ha dato vita a una foresta ricca di varie specie di fauna e flora endemiche della foresta atlantica, dimostrando concretamente che è possibile invertire i processi di degrado ambientale e restituire vita a territori devastati.

Questo impegno concreto conferisce ancora maggiore autorevolezza e coerenza al messaggio che Salgado propone attraverso le sue fotografie: un invito a riconoscere la bellezza del nostro pianeta e ad assumersi la responsabilità di proteggerlo per le generazioni future.

La scienza dei ghiacciai: comprendere per proteggere

Un aspetto importante della mostra "Ghiacciai" è il suo contenuto scientifico e divulgativo, che aiuta i visitatori a comprendere meglio la natura e l'importanza di questi ecosistemi.

Come spiega Elisa Palazzi nel suo contributo al catalogo, i ghiacciai si formano dove la neve si accumula durante la stagione fredda e umida senza fondere totalmente nel corso della stagione calda e secca, andando incontro, negli anni, a una serie di trasformazioni. Prima si accumula, strato su strato, aumentando gradualmente la sua densità, poi si trasforma in una neve più vecchia, granulare, fortemente compattata, e infine diventa ghiaccio. In montagna tali processi avvengono nella cosiddetta "zona di accumulo" del ghiacciaio, in alta quota, da dove il ghiaccio inizia il suo lento movimento verso le zone a più bassa quota, dette di "ablazione", in cui può andare incontro a fusione.

Il movimento del ghiacciaio - un lento scorrere dalla zona di accumulo a quella di ablazione, spinto dalla forza del suo peso - è segno che il ghiacciaio è vivo. È vivo perché si muove. Il passaggio dalla zona di accumulo a quella di ablazione corrisponde a una linea immaginaria, chiamata linea di equilibrio del ghiacciaio, dove il bilancio fra l'accumulo di ghiaccio e la sua perdita è pari a zero.

Quando un ghiacciaio rimpicciolisce troppo, come sta accadendo in questi tempi di riscaldamento globale, non ha più la forza di muoversi, di scorrere, e questo, spesso, decreta la sua morte.

I ghiacciai sono importanti, per il clima e per noi. In primo luogo, regolano il clima terrestre: riflettendo efficacemente la radiazione solare, fanno sì che la superficie del pianeta non si scaldi troppo. Sono, inoltre, le "torri d'acqua" per le regioni di pianura: dai ghiacciai dipendono l'approvvigionamento di acqua potabile di due miliardi di persone e due terzi dell'agricoltura irrigua mondiale.

I ghiacciai sono sentinelle del cambiamento climatico e la loro recente fusione testimonia che il mondo si sta scaldando a una velocità mai vista prima. La mostra di Salgado ci invita a contemplare queste meraviglie naturali, ma anche a riflettere sulla loro fragilità e sulla nostra responsabilità nella loro conservazione.

Informazioni pratiche e sostenitori del progetto

Titolo: Sebastião Salgado. Ghiacciai
A cura di: Lélia Wanick Salgado (assistente Estelle Neves De Oliveira)
Coordinamento: Gabriele Lorenzoni (Mart) e Luca Scoz (MUSE)
Supervisione: Diego Ferretti, direttore Mart; Massimo Bernardi, direttore MUSE

Periodo e sedi:

  • Mart, Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto: dal 12 aprile al 21 settembre 2025
  • MUSE - Museo delle Scienze di Trento: dal 12 aprile 2025 all'11 gennaio 2026

Un progetto di:

  • Mart, Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto
  • MUSE – Museo delle Scienze di Trento
  • Trento Film Festival – Montagne e Culture

In collaborazione con:

  • Contrasto
  • Studio Salgado

Il progetto è sostenuto da:

  • Montura
  • Altemasi
  • Cassa Rurale AltoGarda Rovereto
  • Casse Rurali Trentine
  • Italo

Catalogo:
"Ghiacciai" edito da Contrasto
Formato: 24 x 30 cm
Pagine: 128
Fotografie: 64 in b/n
Confezione: cartonato
ISBN: 978-88-6965-983-6
Prezzo: 45,00 euro

Per informazioni:

  • Mart, Museo di arte moderna e contemporanea di Rovereto
    Susanna Sara Mandice
    0464 454124 / 03346333148
    Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. / Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
    www.mart.tn.it
  • MUSE - Museo delle Scienze di Trento
    Tommaso Gasperotti, Chiara Veronesi
    0461 270367 / 270337 / 342 7210456
    Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
    www.muse.it
  • Contrasto
    Veronica Grego
    06 322828237
    Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
    www.contrastobooks.com
  • Trento Film Festival
    Tommaso Iori, Comunicazione
    3494474159
    Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. Arianna Monteverdi, Ufficio stampa
    338 6182078
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Ultima modificaSabato, 12 Aprile 2025 20:44
  • Data inizio: Sabato, 12 Aprile 2025
  • Data fine: Domenica, 21 Settembre 2025
  • Evento a pagamento:

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