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Redazione ItalyHowTo

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Prato, un gioiello toscano

Le origini di Prato non hanno collocazione certa, benché l'area sia stata abitata fin dall'era paleolitica e si trovino nella zona resti di civiltà etrusca e romana. Fra le diverse ipotesi e teorie inerenti la nascita di Prato due sono le maggiormente accreditate: la prima vede alcuni vassalli dei conti Guidi (all'epoca signori Montemurlo) stabilirsi in quello che fu Borgo al Cornio, la seconda invece ipotizza la presenza, nella zona, di un castello di proprietà dei conti Alberti di Vernio attorno al quale si sviluppò il centro abitato, detto Castrum Prati che positivamente influenzato dal fiume Bisenzio conobbe un precoce sviluppo manifatturiero prevalentemente incentrato sulla tessitura della lana. Quale che sia stata l'origine della città certa è la presenza nel luogo della Pieve di Santo Stefano (oggi Duomo di Prato) già dal X secolo: quest'ultima fu rilevante ai fini dello sviluppo della città poiché, allora come oggi, vi è conservata un'importante reliquia, la Sacra Cintola della Vergine, simbolo religioso che richiama credenti e pellegrini influendo sull'organizzazione e la nascita di iniziative artistiche, culturali e sociali.

Perle marchigiane

Le Marche sono una regione in cui la storia ha lasciato preziose tracce artistiche e letterarie così da farne una delle regioni italiane con il maggior numero di tesori culturali; rocche, castelli, fortezze, santuari ed abbazie, siti archeologici, teatri storici e oltre 1000 monumenti degni di nota dislocati nelle città, nei suggestivi borghi e sui dolci pendii delle colline sono un fortissimo richiamo per il turismo culturale.

Latina: il suo mare e le Isole Pontine

Latina è capoluogo dell'omonima provincia laziale, ma è destinata alla fusione con l'amministrazione provinciale di Frosinone in seguito alle decisioni del Consiglio dei Ministri dell'ottobre 2012.
Il territorio è morfologicamente molto eterogeneo: i rilevi montuosi e collinari (Monti Lepini, Monti Aurunci e Monti Ausoni che raggiungono alla cime del Monte Petrella i 1533 m) arrivano sino al mare dove formano la penisola rocciosa di Gaeta, mentre la restante parte della provincia è occupata dall'ampia pianura dell'Agro Pontino, ricoperta, sino agli anni '30 da una vasta zona paludosa e pressocchè disabitata.

Il territorio da Forlì a Cesena, dagli Appennini al mare

Il territorio appartenente alla provincia di Forlì-Cesena è costituito per un terzo da pianura alluvionale e per i restanti due terzi da un paesaggio caratterizzato da colline e montagne della catena appenninica ed è situata a sud est della Regione Emilia Romagna.
Dal punto di vista amministrativo fino al 1992 era denominata solo Provincia di Forlì e, con le decisioni da parte del Consiglio dei Ministri dell'ottobre 2012 nell'ambito della riorganizzazione degli Enti Locali, è destinata ad essere accorpata alla Provincia di Rimini e Ravenna.

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